martedì 5 maggio 2009

ah, maserada che comune!

Campo solare, una scelta per la salute dei cittadini
Quattro ettari di pannelli fotovoltaici possono essere impattanti alla vista, ma 1.765,450 tonnellate emissioni di anidride carbonica e 5.006,5 tonnellate di ossidi di azoto, immessi in atmosfera ogni anno, se non venissero realizzati, sono molto più devastanti.E proprio pensando agli immensi vantaggi per la salute di uomo e ambiente, e considerando che l’area prescelta su cui installarli è un terreno arido e ghiaioso, l’amministrazione comunale di Maserada ha elaborato un progetto preliminare per realizzare un campo solare su una piccola porzione (4 ettari) di una più vasta di 32 di recente acquistata dal Comune di Maserada (“Parabae 2”), che avrebbero fatto gola a più di un cavatore. Questi 32 ettari vanno a sommarsi ai 52 ettari già in possesso del Comune, nota come area “Parabae”. Il Comune, che in questi cinque anni ha dimostrato con i fatti di sostenere iniziative ambientali, ha ritenuto più vantaggioso per l’ambiente realizzare una “centrale” di energia pulita. L’amministrazione sa ben che i pannelli fotovoltaici stanno meglio sui tetti degli edifici e, infatti, li ha già installati nelle scuole del capoluogo e nel parcheggio dell’area industriale e presto anche sui tetti delle palestre di Candelù e di Maserada, utilizzando il vantaggioso contributo GSE che fa entrare soldi nelle casse del Comune tramite il risparmio energetico. La pare del leone per quanto riguarda l’installazione di pannelli fotovoltaici spetterebbe ai privati, a partire dalle aziende, che godono delle medesime agevolazioni dei Comuni, ma purtroppo, in Italia, c’è ancora pochissima sensibilità in materia. Per questo l’amministrazione comunale ha attivato lo sportello “Energia Comune” finalizzato all’acquisto a prezzi agevolati di pannelli solari e fotovoltaici. Tornando all’impianto sul “Parabae 2”, il sindaco di Maserada, Floriana Casellato, precisa che attorno al campo solare è prevista una siepe per mitigare l’impatto estetico e è lieta di inviare tutti coloro che vogliono meglio conoscere l’ambiente “parabase” a venire a Maserada domenica 17 maggio anche per visitare l’area di recente acquisita dal Comune, fino ad ora inaccessibile in quanto zona militare. Il Comune, infine, tiene, infine, a precisare che su tutta l’aera del “Pababae” è allo studio un progetto di recupero e valorizzazione in chiave di parco, che verrebbe in parte finanziato dagli introiti della vendita di energia prodotta dall’impianto.

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